
Be Curious!
Essere curiosi significa assumere un atteggiamento di apertura verso la scoperta del nuovo. Metaforicamente questo ci permette di potere andare verso la conoscenza, recarsi verso un mondo di cui precedentemente ne ignoravamo la struttura. Approcciare al nuovo con curiosità ci permette di provare sensazioni che aiutano anche l’orientamento dei nostri scopi.

Un ovvio esempio che mi viene in mente sono i bambini. La loro progressiva scoperta del mondo e di se stessi è guidata dalla curiosità, dalla voglia di esplorare. Il loro processo di crescita è una continua necessità di abbandonare la propria zona di comfort, per staccarsi sempre di più da una dipendenza e procedere autonomamente, commettendo errori ed imparando giorno dopo giorno.
Anche se non sono più un ragazzino, cerco sempre di tenere viva la mia curiosità e non lasciarmi avvolgere troppo da una comfort zone che, se eccessivamente coltivata, potrebbe essere sinonimo di routinaria noia.
Be Adventurous!
Essere avventurosi significa avere già abbandonato la propria comfort zone, spinti dalla curiosità.
Sono un amante dei viaggi e sfogo il mio narcisismo parlando delle mie avventure. Anche RedBull sostiene che “l’avventura ti rende più sexy e intelligente” e che essere avventurosi sia un fattore che ci permette di emergere e distinguerci nella nostra società.
La metafora del viaggiatore aiuta a descrivere che cosa significa essere avventurosi ma non è sufficiente.
Quando si affronta una nuova sfida, l’essere avventurosi è la naturale e perfetta conseguenza della scoperta e della curiosità. Non avere paura di provare a esplorare nuove soluzioni, correggere gli errori e migliorare di continuo. Si tratta della fase di coraggio in cui ci si allontana dalla comfort zone e si inizia ad imparare che si possono percorrere nuove strade per raggiungere un nuovo equilibrio.


Be Resourceful!
Per continuare a perseguire il proprio scopo e raggiungere l’obiettivo è necessario essere intraprendenti e così, alla fine, arriva la necessità di agire in cui esiste solo il “fare”.
Se la curiosità è la miccia che accende lo spirito, essere avventurosi vuol dire non avere paura di fare il primo passo per andare oltre le proprie incertezze. Bisogna non fermarsi al primo tentativo ma tornare a rivalutare e riesaminare i dati e provare con una nuova strada.
Serve prendersi la responsabilità delle proprie azioni e, se le proprie scelte portano nella direzione sbagliata, dedicarsi alla analisi retrospettiva degli errori e del percorso effettuato.
Tanto per ritornare alla metafora del viaggio è come fare una esperienza in cui è fondamentale perdersi, ritrovarsi e riscoprire vecchi luoghi con una mente nuova.
Come perdersi a Venezia per la prima volta.
Per dirla in altri modi, a volte dovremmo sentirci dei felini. Non è per un niente un caso se Re della Foresta è un leader che sa essere intraprendente, avventuroso ed avere la giusta dosa di curiosità.
Basterebbe essere un po’ gatti e sentirsi più liberi, senza scomodare il Re Leone che, in quanto tale, deve pensare al suo regno.