Ma veniamo ai fatti. In un pomeriggio di inizio estate tutti i responsabili dei propri progetti, uno dopo l’altro, stavano presentando i risultati che avevano ottenuto. Ognuno con un obiettivo chiaro: attirare l’attenzione per attirare investitori. Una sorta di contest tra ammaliatori ed incantatori di serpenti, con un pubblico annoiato, assonnato e stanco.
Per ultimo e fuori dalla competizione, come un superospite al Festival di Sanremo, si presenta finalmente una persona che nel contesto della presentazione del suo argomento ha saputo esprimere il vero problema: la mancanza di sinergie ed il totale ed inutile individualismo. “Siete solo dei puntini e non siete collegati da nessuna linea”. Pura Verità.
Individualismi scollegati e senza coordinamento sono come una orchestra in cui ogni musicista suona quello che gli pare. Per quanto bravi siano quei musicisti, se non condividono lo stesso spartito, lo stesso obiettivo, e se non hanno un direttore che li coordina il risultato sarà un disastro. Ognuno di loro potrà dire “io sono stato bravo”, ma l’orchestra è una squadra e vincono e si perdono tutti insieme.
É stata una bella lezione per tutti. Senza sinergie, senza un flusso, senza una continuità e soprattutto senza una missione chiara, non si conclude nulla. Solo un team unito con obiettivi chiari e condivisi può raggiungere l’obiettivo e vincere le sfide.